Descrizione
Il RIESLING AYLER KUPP Faß 16 di Peter Lauer nasce da vigne situate nei comuni di Saarburg, Wiltingen, Wawern e Ayl, nel cuore della Mosella, nota per la produzione dei riesling più interessanti.
Mostra già tutta la complessità tipica del territorio, aprendo sull’agrume seguito da note fumè e di erbe aromatiche.
Convincenti sia la freschezza, sia il finale sapido e speziato. Il perfetto biglietto d’ingresso al mondo di Peter Lauer.
Formato: 0.75 lt.
Curiosità
I Riesling con predicato (Prädikatswein) hanno vari predicati che indicano un crescente residuo zuccherino.
L’ Ayler Kupp Faß 16 ha predicato Trocken.
Il significato di Trocken è letteralmente “secco”. Contiene al massimo da 4 a 9 grammi per litro di zucchero residuo. Più è elevata l’acidità più alto può essere il residuo zuccherino.
N.B.
Il contenuto di zucchero residuo è orientativo perché il disciplinare si basa in realtà sulla misura del peso specifico del mosto, e perché ai produttori è consentito superare in eccesso i limiti previsti, eccetto che per il Trocken.
Info Produttore
L’azienda produce vino ad Ayl, nella Saar, dal 1830, e il suo segno distintivo è l’Ayler Kupp, la vigna più importante e rinomata del comune. Nel 2005 il giovane (classe 1978) Florian Lauer ne ha preso il timone dal padre, ritiratosi in pensione con la tranquillità e la consapevolezza di lasciare l’attività in buone mani; e i fatti gli hanno dato ragione, visto che la cantina è considerata l’astro nascente del vino tedesco e il plauso è unanime a livello internazionale.
La fermentazione avviene sempre in legno, l’affinamento, in genere, per metà nelle tradizionali botti da 1,000 litri e per il resto in acciaio, ma nelle annate riduttive si svolge interamente in botte.
I lieviti sono solo spontanei da inizio anni ’90, e gli interventi sono limitati al minimo sia in vigna che in cantina; se manca la certificazione biologica è solo per non precludersi la possibilità di intervenire nel caso un’annata particolarmente sfavorevole minacci l’intera produzione.
La solforosa aggiunta è a livelli estremamente bassi per il riesling: in genere non oltre 30-35 milligrammi per litro, arrivando a 50 nei vini con il maggior residuo zuccherino. Ciò è possibile anche grazie all’aggiunta di un po’ di anidride carbonica in parziale sostituzione della solforosa.
La malolattica viene generalmente svolta, poiché evita la formazione di sentori lievitosi non sempre gradevoli e anche perché un rapporto malico/tartarico elevato sul riesling genera un elevato rischio di produrre vini saponosi. Il mosto viene sempre lavorato in ossidazione, il vino poi sempre in riduzione.
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