Descrizione
Il Tagliasigari Rasolino è un coltello di origine siciliana di metà ottocento.
È detto rasolino, per via della somiglianza della lama con quella di un rasoio. Si ritrovano tracce di coltelli rasolino di notevoli dimensioni circa 25 cm nei modelli storici con molla semplice e manico in corno di bue ornato con intagli e scannellature longitudinali.
Si pensa che dopo la legge Giolitti del 1908 che proibiva di portare coltelli appuntiti, questo modello rivisto nelle dimensioni, fosse tra quelli consentiti. Apprezzato per le sue doti di taglio, la coltelleria Saladini, lo ha anche dotato di un alloggio comodo nel manico per il taglio del sigaro toscano nella versione tagliasigari.
Caratteristiche Tecniche: Lama: acciaio inox ma5mv temprata , senza molla.
Lunghezza totale: 12,5 cm.
Lunghezza lama: 5 cm.
Materiali di serie : Legno di Olivo; Corno di Bue; Corno di Bufalo.
Curiosità
Scarperia, antico borgo medievale edificato dalla Repubblica Fiorentina il giorno 8 settembre 1306, può a pieno titolo definirsi il “paese dei coltelli”. Un paese che, fin dalla sua fondazione, ha costantemente manifestato la sua vocazione per la lavorazione dei “ferri taglienti” e che, proprio grazie a questa antica arte, è diventato famoso nel mondo.
Le origini di questa tradizione risalgano al XV secolo, quando i primi “Maestri Coltellinai” pubblicarono gli “Statuti”, per tutelare e strutturare già da allora il processo di lavorazione dei coltelli e il loro commercio. Il toponimo è di origine longobarda da scarp = affilato (inglese sharp) ed è riferito alla secolare attività di raffinata coltelleria.
Info Produttore
La famiglia Saladini era già presente in Scarperia nel 1841, come attestano gli archivi storici della Pieve di Fagna, in qualità di mastri coltellinai. Nel 1984, Leonardo Saladini, classe 1969, intraprende la sua avventura di coltellinaio nella ditta di suo zio Marcello Azzini. Nel corso del tempo apprende i metodi ed i segreti del lavoro e nel 1995, si sente maturo per avviare una sua scelta personale, aprire la sua bottega d’arte, con il sogno di poter fare una linea di coltelli, esclusiva e personalizzata.
Nel 2002 entra nella Saladini Giacomo Cecchi. Dopo aver terminato gli studi in architettura per design e avendo ottenuto gli attestati di “ maestro coltellinaio” e di “lavorazione artistica del metallo”. I maestri che insegnarono a Giacomo furono Marcello Azzini e Renzo Berti, due veri maestri coltellinai entrambi dotati di una raffinata ingegnosità e precisione, che seppero trasmettere la loro arte, trasformandola in passione per questo mestiere. Dall’amicizia con Leonardo Saladini nacque questa collaborazione, che vede oggi, la linea dei coltelli affidata alla creatività di Giacomo, che disegna e realizza i nuovi modelli.
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